San Costanzo d’Aquino

San Costanzo d’Aquino contemporaneo di San Benedetto

San Costanzo d’Aquino , un personaggio poco conosciuto

Non sapremmo niente di San Costanzo se Papà Gregorio Magno non lo avesse citato nei Dialoghi. Egli scrive che San Costanzo presiedeva la chiesa di Aquino quando San Benedetto stava organizzando il suo monastero e che mori’ durante il pontificato di Giovanni III tra il 561 ed il 573. In realtà se fosse giunto fino a noi la biografia del santo, opera di Pietro Diacono, avremmo saputo tutti i particolari della sia vita. Ma Pietro Diacono cita questo suo libro in un’altra opera, e purtroppo nessuna copia di questo scritto e’ arrivata a noi. Sappiamo pero’ che San Costanzo viene insignito del prestigioso titolo di Confessoris cioè testimone privilegiato della fede, e che viene considerato l’ultimo grande vescovo prima della decadenza.

Il Santo collabora con San Benedetto

San Gregorio Magno descrive le caratteristiche di questo uomo pio quando parla di un chierico indemoniato che incontra San Costanzo. Siccome il Santo non aveva poteri taumaturgici, preferì portare l’indemoniato da San Benedetto a Montecassino che lo liberò dal Diavolo. San Benedetto pero’ avvertì il poveretto che non avrebbe dovuto mai mangiare carne, e che non avrebbe dovuto assolutamente prendere i voti. Ma passato un po di tempo, il chierico decise di prendere i viti ed il demonio lo tormentò per tutta la vita.

San Costanzo Vescovo di Aquino

I suoi rapporti con San Benedetto e Montecassino


Secondo molto studiosi il territorio in cui San Benedetto decise di fondare la sua comunità ricadeva nell’episcopato di San Costanzo. Quindi il Santo permise la nascita della comunità monastica e soprattutto consacrò la nuova chiesa dedicata a San Martino.
La seconda citazione che troviamo nei Dialoghi descrive la morte di San Costanzo, quando i suoi fedeli piangevano la sua prossima dipartita e lui predisse che dopo di lui sarebbe diventato vescovo prima uno stalliere, poi un tintore, e poi basta. Effettivamente alla sua morte divenne vescovo Andrea un ex stalliere, poi Giovinco, un tintore, e poi per gli attacchi dei barbari e della peste, nessun vescovo divenne guida spirituale di Aquino.

Le reliquie di San Costanzo d’Aquino


Il nome di San Costanzo sparisce quindi per circa 400 anni, per riapparire attorno all’anno 1000 come titolare della Seconda Cattedrale di Aquino. Quasi sicuramente San Costanzo esercito’ il suo episcopato all’interno del Capitolium dove probabilmente fu sepolto. Poi i suoi resti furono portati prima nella seconda Cattedrale e poi nella terza. Le reliquie si trovavano in un’urna di marmo ben chiuso e legate da quattro fasce di ferro. Con la guerra la cattedrale di Aquino vicino alla torre di San Tommaso viene distrutta, e costruita la nuova , le reliquie trovarono posto li.
San Costanzo e’ copatrono di Aquino con San Tommaso.


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