La Madonna della Libera

La Madonna della Libera e la sua bellezza disarmante

Una chiesa che si specchiava sul lago

La chiesa della Madonna della Libera fu costruita tra il 1000 ed il 1100 con il tipico travertino morbido locale. I suoi costruttori hanno però utilizzato anche materiale di spolio romano proveniente dalla cittadina di Aquinum. Principalmente le maestranze utilizzarono metope triglifi, pietre tombali ed elementi decorativi di vario genere. La chiesa sorgeva sul secondo dei tre laghi di Aquino, anche se oggi il lago non c’è più e rimane un bel giardino. La chiesa è preceduta da una lunga scalinata con piccoli pianerottoli di cui uno realizzato con il basolato della via Latina. Sul podio dove sorge la chiesa si vedono ancora varie “Tabulae Lusoriae” cioè il gioco del tris che i Romani amavamo molto. Queste pietre, come molte di quelle usate per la struttura, per il campanile e per il portico arrivano dal Capitolium.

Il portale d’entrata incorniciato da elementi romani decorati, è sormontato da una lunetta a carattere votivo. Il mosaico ricorda Ottolina e Maria che fecero un voto, furono esaudite e mantennero la loro promessa.

Madonna della Libera interno
Madonna della Libera interno

La Madonna della Libera è splendida anche all’interno

Aperta la porta si scopre un tesoro di semplicità ed eleganza

L’interno della chiesa è molto austero oggi, ma in passato doveva essere affrescato. Lo intuiamo dalla presenza di tracce di intonaco e colore rosso, ma poichè per molto tempo la chiesa è rimasta senza tetto, gli affreschi sono andati perduti… Il rosone è un’opera moderna aggiunta delle ultime Amministrazioni Comunali, ma sta molto bene con l’insieme un po’ cupo della chiesa. L’altare invece è un sarcofago romano strigilato, che ha preso il posto di quello delle Quadrighe rubato nel 1991. All’esterno della chiesa invece rimangono altri sarcofaghi romani più semplici. posti a decorare la strada pedonale che conduce all’entrata.

La Madonna della Libera costituisce una splendida location per i matrimoni, tanto che in primavera la si trova spesso addobbata di fiori bianchi lasciati dalle giovani coppie. Spesso la si trova indicata tra i più begli esempi di architettura spirituale medievale del Lazio.


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